Samer Tempio Mariano

Tempio Mariano

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Un monumento nazionale alla spiritualità.
Il “Tempio Nazionale Maria Madre e Regina” è un santuario costruito tra il 1963 e il 1965 su progetto del professor Antonio Guacci, architetto di stampo brutalista, ed è uno dei primi edifici in cemento, vetro e ferro, modulari e autoportanti.

Fu costruito su iniziativa di Antonio Santin, Vescovo di Trieste e Capodistria dal 1938. Durante la Seconda Guerra Mondiale fece voto di erigere una chiesa se Trieste fosse stata salvata dalla distruzione totale. La città si salvò e nel 1959 Papa Giovanni XXIII diede il permesso di costruire una chiesa per i pellegrini devoti alla Madonna, come simbolo di pace e unità tra tutti i popoli. Il tempio è anche un memoriale di quattro eventi: la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria (13 settembre 1959), la salvezza di Trieste (30 aprile 1945), la memoria dei caduti e dei dispersi (1945) e la memoria dell’esodo italiano da Istria e Dalmazia.

Il tempio, con le sue due chiese sovrapposte, è stato progettato con i canoni della bellezza classica: la sezione aurea, il triangolo di Eulero e le proporzioni della matematica. Il modulo utilizzato è il triangolo isoscele, una figura geometrica che conferisce grande stabilità alla struttura. La progettazione è semplice ma potente: non ci sono decorazioni, tutto è limitato allo stretto necessario. La struttura acquisisce maggiore impatto ripetendo all’infinito la modularità “ad alveare".

Caratteristica fondamentale del monumento è la sua posizione, che si staglia sull'Altopiano Carsico, dominando la città di Trieste e il mare Adriatico.

Inaugurato nel 1966, il tempio ha subito alcuni lavori di ripristino in occasione del suo 50° anniversario, anche grazie al contributo della famiglia Samer, che continua nel tempo.
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