26 . 04 . 2021 Corporate | Agenti e Broker marittimi

Il porto franco di Trieste non è un privilegio per Trieste, ma un vantaggio per l'Italia

scorri in basso
Il porto franco di Trieste non è un privilegio per Trieste, ma un vantaggio per l'Italia
Il Porto Franco internazionale di Trieste rappresenta un vantaggio per tutta l'Italia, non un privilegio indebito per Trieste, e il suo status speciale è radicato nel diritto internazionale dal 1719.

Questo è uno dei punti chiave dell'intervento tenuto dal nostro Presidente e Amministratore Delegato, Enrico Samer, durante il webinar incentrato sullo stato attuale e l'evoluzione futura del Porto di Trieste, promosso e organizzato dal Propeller Club di Trieste.

In particolare, si è fatto riferimento ad alcuni benefici primari concessi dai numerosi decreti sul Porto Franco doganale di Trieste, che dovrebbero quindi essere applicati per legge, ma non sempre è così, ad es. il libero accesso al porto di navi e merci senza alcuna restrizione, la possibilità per il Presidente dell'Autorità Portuale di autorizzare la lavorazione delle merci e l'insediamento di impianti industriali, e la possibilità di manipolare e scaricare merci senza particolari vincoli perché sono esterne ai confini italiani.

Sono tutte opportunità da considerare, se pienamente applicate, uniche in Europa rispetto ad altri porti che non godono delle stesse condizioni e che potrebbero essere un importante volano per lo sviluppo economico nazionale.

Tali considerazioni sono state sottolineate dal nostro Presidente dopo che il Porto di Bari ha denunciato per presunta concorrenza sleale il Porto di Trieste nei confronti degli altri porti dell'Adriatico. Al di là di ogni questione o valutazione legale, ha dichiarato come "qualsiasi inezia politica - esponga Trieste, e anche l'Italia, al rischio concreto di perdere importanti quote di trasporto, e riferite al porto di Trieste in particolare, quelle del traffico ro-ro dalla Turchia, a vantaggio di porti stranieri come quello di Capodistria in Slovenia o Rijeka in Croazia, che sono già attrezzati per consentire il passaggio illimitato e esentasse dei camion turchi. Mentre la domanda di zone franche è in crescita in Europa, dimentichiamo di avere già un'area con vantaggi esclusivi e rilevanti che devono essere tutelati, e certamente non limitati".
edit

risorsa