02 . 11 . 2020 Corporate

Mercato dei surgelati: trend in crescita ma gap tecnologico nella filiera

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Secondo studi recenti, il mercato mondiale dei surgelati è in costante crescita.
Secondo studi recenti, il mercato mondiale dei surgelati è in costante crescita: l'urbanizzazione e lo sviluppo economico nell'emisfero settentrionale e l'aumento della produzione agricola stanno contribuendo a questo trend. In Italia il settore ha registrato una crescita record nel 2019, portando il consumo medio pro capite di prodotti surgelati fino a 14,1 kg annui (+ 1,3% sull'anno precedente) per un valore di 4,7 miliardi di euro.

Dalla catena del freddo acquistiamo principalmente pesce (16,5% del totale dei prodotti surgelati), snack, pizze (11%) e patate. La pandemia e le sue conseguenze hanno spinto le vendite di surgelati anche in mercati che, in condizioni normali, non sono molto interessati al prodotto, e il Sud Italia - ricco di materie prime fresche di qualità - ne è un chiaro esempio, come lo sono Spagna e Grecia. Nonostante la crisi della ristorazione indotta dal primo lockdown, l'aumento dei surgelati nel settore retail (vendite nei supermercati) in Italia è aumentato del 13,5% nei primi quattro mesi del 2020, mentre il settore dei surgelati porta a porta è cresciuto del fino al 40% nello stesso periodo.

Parallelamente alla crescita della domanda sono aumentate anche l'offerta e la propensione ad entrare nel mercato di nuovo attori "pronti da congelare". Ma se la domanda e l'offerta aumentano, non è detto che ci siano le condizioni ottimali per gestirle: il mercato, infatti, ha un chiaro limite nella logistica, la catena del freddo richiede una filiera tecnologica dedicata.

Anche se l'Italia è un produttore leader di apparecchiature di refrigerazione - il principale produttore di sistemi di refrigerazione è l'italiano LU-VE - non è così avanzata in termini di tecnologia nella catena di fornitura, dove i margini di sviluppo sono ancora notevoli. I limiti del settore - sottolineano gli analisti - riguardano, ad esempio, l'uso ancora marginale di sensori IOT per il completo controllo e tracciamento della catena del freddo, una sfida tecnologica ma anche ambientale: raffreddare, infatti, significa anche consumare elettricità e aumentando così i rischi di inquinamento.

L'aggiornamento tecnologico di magazzini frigoriferi, container e camion diventa quindi strategico per la filiera, in termini di efficienza, ma anche contenimento dei costi energetici e quindi nel rispetto dell'ambiente.

Infine, la sfida organizzativa, in un contesto in cui l'ultimo miglio fino al ristorante o le consegne porta a porta richiedono un alto livello di pianificazione, rappresentano l'occasione per gli operatori logistici di ottenere una posizione di leadership nel mercato grazie alla qualità del servizio, anche se ciò implicherebbe maggiori investimenti.
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